Grammatica Storica ed Etimologica della Lingua Sarda. Quest’opera, scritta dal glottologo Salvatore Dedola, fornisce una ulteriore definitiva messa a punto delle questioni metodologiche che stanno a base della struttura grammaticale sarda.
L’Autore dissolve le assurde ed ascientifiche teorie che imprigionano la Lingua Sarda nel famigerato “campo romanzo”; respinge mediante inconfutabili argomenti scientifici le false ed ottuse teorie che individuano artatamente i plinti della Lingua Sarda nelle robuste gambe dei Cesari, in un’ondata imperialista avviata dai Fori dell’Urbe. Dedola àncora invece la formazione della Grammatica Sarda ai tempi della stessa formazione della Lingua Accadica, la quale 1500-2300 anni prima di Cristo ebbe una potenza evolutiva e simpatetica tale da influenzare nel profondo – pure a livello lessicale – tutte le lingue dei popoli che s’affacciarono al Mediterraneo. Con ampi e serrati ragionamenti scientifici Dedola evidenzia
l’imperdonabile errore di prospettiva che induce tutti i glottologi attuali ad inventare, senza alcuna dimostrabilità, la nascita “venusiana” di una “Grammatica Indo-Germanica” (o “Indoeuropea”), madre di tutte le grammatiche apparse sinora nell’ovest europeo. Quel loro procedere è un immane falso storico del quale le Accademie renderanno conto davanti alla storia della Scienza.
Dedola, messo in evidenza il tragico campo d’indagine nelle cui sabbie mobili sono affogati sinora tutti i ricercatori di linguistica, produce un mirabile “carotaggio” della storia linguistica sarda e mediterranea, individuando le basi primeve del linguaggio sardo-e-mediterraneo, il quale scaturì primamente dal Delta e s’espanse in Mesopotamia, ancor prima di contaminare tutte le sponde del Mare Nostrum.